An eye for an eye

scritto da Zaffiro
Scritto 2 mesi fa • Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato 2 mesi fa
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Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
- Nota dell'autore Zaffiro

Testo: An eye for an eye
di Zaffiro

Clara e Patrizia si erano sempre definite “amiche inseparabili”.
Lo dicevano a tutti, con sorrisi smaglianti e abbracci da cartolina, ma dentro covavano gelosie più tossiche di un detersivo scaduto. Clara invidiava a Patrizia i capelli perfettamente lisci, mentre Patrizia odiava a morte il fatto che Clara fosse più spiritosa nelle cene di gruppo. Da anni si nascondevano dietro complimenti zuccherosi, ma il loro cuore era sempre stato un’arena ricolma di un astio ben camuffato.
La resa dei conti arrivò nel pomeriggio di un giorno qualunque. Tutto iniziò con una frase innocente, mentre provavano dei vestiti in un negozio:
“Stai benissimo, sembri una modella… come quelle che ho visto su un catalogo del 2005”, disse Clara, strizzando l’occhio alla commessa.
Patrizia, senza battere ciglio, replicò: “Ah, grazie! Invece tu sei sempre originale… nessuno metterebbe mai quella giacca, davvero coraggiosa”.
Fu come sganciare due bombe nello stesso istante. Si guardarono, e in quel silenzio capirono che la guerra era iniziata.
Da quel giorno, i dispetti divennero il loro sport preferito. Clara cominciò a sostituire il balsamo di Patrizia con la maionese (“tanto, i capelli ti vengono lucidi uguale, tesoro”). Patrizia rispose infilando un po’ di sale nel caffè mattutino di Clara, fingendo sorpresa: “Oddio, ma il tuo palato è troppo raffinato per queste miscele economiche?”.
Insomma, un “occhio per occhio, dente per dente” che degenerò rapidamente. Patrizia diffuse la voce che Clara fosse segretamente innamorata del postino. Clara, per vendetta, creò un profilo falso e mandò a Patrizia messaggi d’amore da parte del fruttivendolo sotto casa.
La situazione raggiunse l’apice quando, a un compleanno, Clara nascose il rossetto preferito di Patrizia. Lei lo scoprì e, senza esitazione, buttò di nascosto nelle scarpe di Clara due cubetti di ghiaccio. Il risultato? Clara, al taglio della torta, ballava in mezzo alla sala con i piedi fradici, cercando di sorridere mentre Patrizia le scattava una raffica di foto.
La loro amicizia, anziché crollare, si trasformò in un duello permanente, una sorta di “campionato mondiale del dispetto”. Nessuna delle due voleva arrendersi, perché ammettere la sconfitta avrebbe significato confessare l’invidia e l’odio mai dichiarati.
Così continuano ancora oggi, a ridere insieme davanti agli altri e a pugnalarsi alle spalle subito dopo, complici e nemiche, sorelle di veleno. Perché certe amicizie non finiscono: si trasformano in guerre infinite… però, con la manicure perfetta.

An eye for an eye testo di Zaffiro
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